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Mandorlo in fiore a Preganziol Riduci
vino
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Mandorlo Riduci
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Simbologia del mandorlo Riduci

I fiori di mandorlo sono i primi a sbocciare in primavera, talvolta nel tardo inverno, e per questo simboleggiano la speranza, oltre che il ritorno in vita della natura, ma, sfiorendo nell’arco di un breve lasso di tempo, rappresentano anche la delicatezza e la fragilità. Il significato del fiore di mandorlo ha ispirato miti e leggende, promosso la nascita di tradizioni, diffuso parole sacre, cultura e folclore, che affondano le radici in tempi lontani nell’area a clima mediterraneo in cui la pianta è coltivata.

Nella Bibbia, la pianta e i frutti sono citati 11 volte:
- Nel libro di Geremia  (1,11) il profeta dice: “Vedo un ramo di mandorlo” e il Signore rispose: “Hai visto bene, perché io vigilo sulla mia parola per realizzarla”.
- I suoi frutti hanno un elevato valore nutritivo; i figli di Giacobbe dall’Egitto riportano al padre” i prodotti più pregiati del paese” e tra questi le mandorle (Gen. 43,11).
- Secondo le prescrizioni di Mosè, il candelabro d’oro del tempio a sette bracci (Menorah) deve avere” sei calici in forma di fiori di mandorlo” (Esodo 25, 33-34; 37, 19-20)
- Nell’Ecclesiaste (12,5), i fiori di mandorlo sono l’emblema di quanto la vita scorra velocemente fino all’invecchiamento. Entro poco più di una settimana mutano di tonalità dal bianco rosato al bianco candido prima di cadere dai rami. L’interpretazione del versetto è duplice: i petali bianchi rappresentano i capelli canuti oppure la vigilanza che accompagna la vecchiaia.
Il mandorlo dunque ci parla: gli anni fisicamente più fragili e delicati della nostra vita, in quanto segnati dall’invecchiamento o dalla malattia, spiritualmente sono, potenzialmente, ricchi di speranza, vigilanza, nutrimento, saggezza.
Nella vita spirituale mentre il fisico va invecchiando l’animo va ringiovanendo perché viene abbandonato l’uomo vecchio per lasciare il posto all’uomo nuovo. L’uomo nuovo è attento, vigile, capace di dare frutti nutrienti e  radicato nella speranza.

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Riduci
gruppo mandrolo
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La creazione Riduci

Genesi 2, 8-9:  “Poi il Signore Dio piantò un Giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.”

Per il momento il Signore Dio è l’unico cha ha un rapporto con l’uomo: lo modella e gli infonde vita, poi lo prende e lo colloca nel giardino che sembra essere stato pensato proprio come lo scenario necessario alla relazione tra il Creatore e l’umanità.
Sembra di essere davanti ad una scena di vita ordinaria e necessaria: quella dei genitori che preparano la “cameretta” per il proprio primogenito, creando così uno spazio esterno che sia immagine dello spazio che l’amore ha creato e dilatato nel loro cuore.
                            da : Dio ama la vita
                            Fratel Michael Davide

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Riduci
creazione
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Il mandorlo Riduci

   ora il Mandorlo è anche su Facebook    


Il gruppo Mandorlo raccoglie lana, stoffa e cotone non usati, ferri, uncinetti e quant’altro possa servire per il confezionamento di corredo per bambini. Vanno bene anche materiali di colori molto vivaci.
Rivolgersi a:
Isabella tel. 0422938329
Tiziana cell.3407867354

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Gruppo il "mandorlo" Riduci

Al mattino di venerdì 22 aprile 2016 presso il nostro oratorio c’è stato il primo incontro del gruppo il Mandorlo.

Esso è rivolto ad anziani e anche non, che desiderano trascorrere assieme qualche ora rendendosi utili per gli altri, in modo particolare per il Centro Aiuto alla Vita.
Dopo un momento di preghiera,  di conoscenza reciproca, e chiarito l’obiettivo del gruppo, abbiamo iniziato confezionando con lana e stoffe copertine per neonato, scarpine, cuffiette, coprifasce.

Altissimo l’entusiasmo    
sia per l’opportunità di trovarsi fra persone,
sia per sentirsi utili nel fare insieme,
con le proprie mani, qualcosa di necessario
per bambini che nascono in ambienti
con qualche difficoltà.

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Membra vive della Chiesa Riduci

Gli anziani e i malati della nostra parrocchia pregano con costanza e fede per il papa, il vescovo, i sacerdoti, la comunità e perchè "Il Signore mandi operai nella sua messe".

Tutto quello che non si può avere bisogna saperlo donare.
(una persona anziana della nostra parrocchia)

La vecchiaia
La vecchiaia non è bella ed è difficile da sopportare, vorrei fare tante cose ma il fisico non ce la fa, ho dolori, tuttavia sono serena perché non sono sola: Gesù è con me! Ai miei figli dico: “non preoccupatevi perché Gesù è con me! Dio provvede!”

Preghiere prima di coricarsi (in dialetto):
- Signor me butto qui, non son sicura de veder dì. Sia o non sia te raccomando l’anima mia.
- Va in letto, non tradire! Tre angeli sia co mi, el Signor in meso che dise:
  “Dormi e riposa non sta aver paura de nessuna cosa, ne de notte ne de dì, che sarò sempre co ti”.

L'offerta
Gesù ti offro tutte le mie sofferenze mettile insieme alle tue. Ti prego per il papa i vescovi i sacerdoti e tuttala chiesa.

Per gli anziani
Sostieni,  o Padre, i nostri anziani,  perché non si sentano soli, e non vivano nella tristezza;  dona loro la gioia di una vita piena, il calore degli affetti, la speranza della vita che in te non finisce mai.

Allo Spirito Santo
Vieni, Santo Spirito – manda a noi dal cielo – un raggio della tua luce.
Vieni, Padre dei poveri – vieni, datore dei doni – vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto – ospite dolce dell’anima, - dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, - nella calura, riparo, - nel pianto, conforto.
O luce beatissima, - invadi nell’intimo - il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza, - nulla è nell’uomo, - nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido, - bagna ciò che è arido – sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, - scalda ciò che è gelido, - drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli – che solo in te confidano – i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio, - dona morte santa – dona gioia eterna. Amen

Dal Salmo 27
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

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Prima consegna degli indumenti confezionati Riduci

CHE EMOZIONE! Martedì 22 giugno ci siamo recate a Treviso presso il Centro Aiuto alla Vita per consegnare tre scatoloni di indumenti per neonati confezionati nel mese di maggio.
Giunte al Centro siamo state accolte con affabilità. La responsabile ci ha illustrato l’attività del Centro:
“al servizio delle donne che hanno bisogno di aiuto per accettare e vivere bene la gravidanza, la maternità…..“

Persone del mandorlo e persone del centro si sono trovate a vivere un vero incontro. Esso è stato caratterizzato da una reciproca accoglienza, desiderio di conoscenza, gioia e, non per ultimo, meraviglia per la nascita nella nostra parrocchia del gruppo Mandorlo, inteso come espressione di una comunità parrocchiale che vuole farsi presente oltre i confini della parrocchia.  
Ecco alcune parole chiave che sono emerse:
- accoglienza: è possibile accogliere l’altro e aiutarlo nelle sue scelte senza perdere la propria identità e la propria fede.
- accompagnamento:  esso si svolge nell’arco di un tempo che può essere lungo e necessita di più figure  con specifiche competenze e tutte animate da un grande spirito di servizio e gratuità.
- condivisione: per la crescita personale e il superamento di tante paure, ansie…… è fondamentale condividere il proprio vissuto con altre persone che magari percorrono la stessa strada. E’ nella condivisione che si realizza il reciproco arricchimento interiore.
- aiuto concreto: esso è l’evidenza e il frutto spontaneo di un percorso di solidarietà.

Per il gruppo Mandorlo questa esperienza è stata una conferma ed un incoraggiamento per  continuare a trovarci mantenendo  uno spirito di accoglienza,  accompagnamento e condivisione reciproca  e lasciando che tutto ciò si evidenzi in un aiuto concreto per le mamme che accudiscono nuove vite.
                                    Tiziana Gavagnin

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Riduci
ferri
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Il primo mese Riduci

Il 27 maggio 2016 si è concluso un mese da quando, noi gruppo di donne di Preganziol, abbiamo iniziato a trovarci,
in oratorio, una volta la settimana, per condividere un momento di preghiera e realizzare  alcuni piccoli progetti  di lavori  manuali di cucito e lana finalizzati ai  bambini che nascono in situazioni di  difficoltà.
Lo scopo di questa iniziativa è quello di “prendersi cura di sé nel pensare e nel donarsi agli altri attraverso il lavoro manuale,  condividendo non solo il sapere pratico, ma in particolare tanti momenti di vita nei suoi aspetti di gioia,  serenità, sofferenza, dubbio, ansia”.

I lavori eseguiti sono stati tanti: copertine di lana e stoffa, berretti, scarpine, lenzuola, coprifasce, golfini, pupazzetti…. Non è mancata fantasia e creatività, soprattutto, se si pensa, che tanta lana, stoffe, fili, nastri, ferri, uncinetti…. sono stati provvidenzialmente regalati e fatti recapitare in oratorio durante gli incontri. Altro materiale è uscito dai nostri cassetti di casa dove era stato messo in attesa di un buon utilizzo. Quale  meraviglia  e gioia, per noi,  nell’aprire le borse e trovarle, inaspettatamente,  cariche di materiale da confezionare!  
Per ultima è arrivata la macchina per cucire!
Per noi del Mandorlo cercare di eseguire dei lavori il più possibile vari, precisi e curati nei particolari è il nostro modo di esprimere l’amore per i bambini che li indosseranno e la solidarietà di mamme e nonne verso altre mamme.

Non solo lavoro, anzi !
Nei nostri incontri abbiamo condiviso:
- una reciproca calorosa accoglienza
- l’ invocazione allo Spirito Santo
- una preghiera per qualche nostra situazione, per le persone anziane che sono nelle case, per i seminaristi
- il raccontarci, sostenendoci a vicenda nel non lasciarci trascinare dalla tristezza o dalla malinconia
- lo scambio delle conoscenze pratiche e no
- un breve momento di convivialità per un’ ulteriore conoscenza reciproca
- accoglienza alle persone di passaggio
Ripetiamo sempre: non lavorare per lavorare, ma lavorare per essere.
Nel nostro piccolo cerchiamo che la relazione sia il centro del nostro trovarsi.
I nostri parroci passano in oratorio per un saluto che per noi diventa incoraggiamento a continuare.
Gioia e grande entusiasmo ci hanno sempre accompagnate.
Presto consegneremo i lavori al Centro Aiuti per la vita con sede  Treviso.
Durante l’estate,a chi vuole, potrà essere consegnato il materiale per proseguire il lavoro e consegnarlo poi a Isabella e/o Tiziana in chiesa a Sant’Urbano il mercoledì sera o il giovedì mattina prima o dopo la Santa Messa.

Tiziana

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