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Parrocchie di Sambughè e Preganziol (tel. 0422633046)
e.mail: preganziol@diocesitv.it
ANNUNCIO PARROCCHIALE
12 marzo 2023 – III Domenica di Quaresima
Siamo tutti come ciechi in cerca della luce
Il protagonista del racconto è l'ultimo della città, un mendicante cieco dalla nascita, che non ha mai visto il sole né il viso di sua madre. Così povero che non ha nulla, possiede solo se stesso. E Gesù si ferma per lui, senza che gli abbia chiesto nulla. Fa un po' di fango con polvere e saliva, come creta di una minima creazione nuova, e lo stende su quelle palpebre che coprono il buio. In questo racconto di polvere, saliva, luce, dita, Gesù è Dio che si contamina con l'uomo, ed è anche l'uomo che si contagia di cielo; abbiamo uno sguardo meticcio, con una parte terrena e una parte celeste. Ogni bambino che nasce "viene alla luce" (partorire è un "dare alla luce"), ognuno è una mescolanza di terra e di cielo, di polvere e di luce divina. «Noi tutti nasciamo a metà e tutta la vita ci serve per nascere del tutto» (M. Zambrano).
La nostra vita è un albeggiare continuo. Dio albeggia in noi. Gesù è il custode delle nostre albe, il custode della pienezza della vita e seguirlo è rinascere; aver fede è acquisire «una visione nuova delle cose» (G. Vannucci). Il cieco è dato alla luce, nasce di nuovo con i suoi occhi nuovi, raccontati dal filo rosso di una domanda ripetuta sette volte: come ti si sono aperti gli occhi? Tutti vogliono sapere "come", impadronirsi del segreto di occhi invasi dalla luce, tutti con occhi non nati ancora. La domanda incalzante (come si aprono gli occhi?) indica un desiderio di più luce che abita tutti; desiderio vitale, ma che non matura, un germoglio subito soffocato dalla polvere sterile della ideologia dell'istituzione. L'uomo nato cieco passa da miracolato a imputato. Ai farisei non interessa la persona, ma il caso da manuale; non interessa la vita ritornata a splendere in quegli occhi, ma la "sana" dottrina. E avviano un processo per eresia, perché è stato guarito di sabato e di sabato non si può, è peccato... Ma che religione è questa che non guarda al bene dell'uomo, ma solo a se stessa e alle sue regole? Per difendere la dottrina negano l'evidenza, per difendere la legge negano la vita. Sanno tutto delle regole morali e sono analfabeti dell'uomo. Anziché godere della luce, preferirebbero che tornasse cieco, così avrebbero ragione loro e non Gesù. Dicono: Dio vuole che di sabato i ciechi restino ciechi! Niente miracoli il sabato! Gloria di Dio sono i precetti osservati. Mettono Dio contro l'uomo, ed è il peggio che possa capitare alla nostra fede. E invece no, gloria di Dio è un mendicante che si alza, un uomo che torna a vita piena, «un uomo finalmente promosso a uomo» (P. Mazzolari).
E il suo sguardo luminoso, che passa e illumina, dà gioia a Dio più di tutti i comandamenti osservati! (p. E. Ronchi)
Per riflettere
Impariamo ad avere uno sguardo nuovo, che vada oltre a ciò che vediamo. Il cieco non vede fisicamente, ma si fida di Gesù, tanto da riconoscerlo, alla fine del brano, senza averlo visto prima; al contrario, i Farisei e il resto della folla hanno la vista, ma non vedono la verità perché sono accecati dal loro pregiudizio. La storia del cieco nato guarito da Gesù ci riguarda da vicino, perché, in un certo senso, siamo tutti dei ciechi nati. Il vedere è un miracolo; non ci facciamo caso perché ci siamo abituati e lo diamo per scontato. Con la guarigione del cieco nato e di altri ciechi nel Vangelo, Gesù vuole richiamarci ad essere più attenti e a fidarci di lui e della sua parola per vedere non solo con gli occhi della vista ma con gli occhi della fede. Questo ci permette di scorgere un altro mondo al di là di quello che vediamo con gli occhi del corpo: il mondo di Dio, della vita eterna, il mondo del Vangelo.
Così durante la messa guardiamo il pane e il vino con gli occhi della fede: sono il corpo e il sangue di Gesù che ogni domenica si offre per noi, dona la sua vita ad ognuno di noi.
Preghiera:
Signore, tu mi scruti e mi conosci meglio di chiunque altro, mi guardi con gli occhi dell’amore,
perché solo questo tipo di sguardo non si lascia intimorire e sviare da ciò che vede.
Aiutami a sentire il tuo incessante sguardo su di me, quello sguardo trasformante e illuminante,
che mi invita a prendere in mano la mia vita e cambiare anche se sembra impossibile.
Guidami, Signore, lungo le strade della vita; infondi in me la certezza che mi sei sempre accanto
affinché io abbia il coraggio di seguire senza paura anche quelle più buie.
Insegnami, Signore, a guardare me e gli altri come fai Tu, e dare valore al bello che appartiene
ad ognuno di noi in quanto persone amate da Te. Amen
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Casa Canonica: viale Roma, 37 31022 Preganziol (TV)
telefono e fax 0422 633046
preganziol@diocesitv.it
Parroco: don Gabriele Bittante
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Parrocchie di Preganziol e Sambughè
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Giorno
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Preganziol
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Sambughè
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SABATO 18 MARZO viola
Os 6,1-6; Sal 50; Lc 18,9-14
Voglio l’amore e non il sacrificio
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18.30: Biancatro Liana; Consolato e Rosaria, Concetta e Vanda, Giuseppe e Carlotta; Rigo Giovanni, Zanato Ruggero (2° an.), Anna, Nicolò, Masiero Armando e Adriana; Carraro Annalisa (7° an); Rasera Giuseppe, Vittorio e Angela; Torresan Romeo e fam. e fam. Chiarato;
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24 ore per il Signore
18.30: Dal Bò Antonio, Agnese e Rinaldo; Saviane Antonio; Simion Adua;
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DOMENICA 19 MARZO viola
🞦 IV DOMENICA DI QUARESIMA
Liturgia delle ore quarta settimana
1Sam 16,1b.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla
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08.00: Frison Giuseppe; Pagani Pietro e Giuseppe; Cappelletto Vanda e Rossana;
09.30: santa messa
11.00: Antonio, Leonardo, Andrea; Maguolo Mirco;
60° matrm. Vianello Adolfo e Olga; battesimo di Maria Sole;
18.30: santa messa
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08.00: def. fam. Schiavato
10.00: Tosatto Alberto, Mazzon Maria Pasqua, Foffano Marisa, Riccardo, Risato Santa, Zanato Valentino, Pietro, Gobbo Regina; Vian Flora, Maria, Busatto Goiuseppe; Marazzato Giuseppe, Formentin Maria; Rigo Sergio; Mariabelli Mario; Preo Luigi;
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LUNEDÌ 20 MARZO bianco
San Giuseppe (s)
2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18.22; Mt 1,16.18-21.24a In eterno durerà la sua discendenza
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18.30: Callegaro Bruno e genitori, Bonotto Gabriele, Mario e Pavan Teresina;
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MARTEDÌ 21 MARZO viola
Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-3a.5-16
Dio è per noi rifugio e fortezza
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18.30: Santa Messa
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MERCOLEDÌ 22 MARZO viola
Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30
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18.30: per le famiglie;
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GIOVEDÌ 23 MARZO viola
Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47
Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo
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08.30: Per Ammalati;
09.00-10.00: Adorazione Eucaristica
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VENERDÌ 24 MARZO viola
Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato
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17.30: Adorazione Eucaristica – Via Crucis
18.30: Don Umberto;
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SABATO 25 MARZO bianco
Annunciazione del Signore (S)
Liturgia delle ore propria
Is 7,10-14; 8,10c; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38 Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà
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11.00: battesimo di Giovanni;
18.30: Bonato Ernesto, Giuditta; Eleonora, Angelo, Giuseppe; Rosa; Moino Silvano e Pellegrini Renato; Mardegan Giorgio; Pillon Gina e tutti i suoi cari;
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18.30: defunti famiglie Nieero, Gallotta, Ottaviano, D’amico; Barbisan Angelo; De Giorgio Antonio e Gemma;
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DOMENICA 26 marzo viola
🞦 V DOMENICA DI QUARESIMA
Liturgia delle ore prima settimana
Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45
Il Signore è bontà e misericordia
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08.00:
09.30:
11.00: Giovanni Lunetto e Leonardo;
18.30:
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08.00: Favaron Oscar; Attombri Marcella, Vittorio e fam.ri def.ti;
10.00: Menoncello Vettore, Visentin Rosa;
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Quando vieni a messa: è raccomandata la mascherina e igienizzati le mani al dispenser.
Avvisi
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Quaresima di Carità: Colletta alimentare per la Caritas parrocchiale; “Un pane per amor di Dio” per sostenere le missioni diocesane e aiutare i terremotati;
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Sabato 25 pomeriggio per bambini e ragazzi: “I laboratori di Pasqua” iscrizioni in oratorio dopo il catechismo
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25/26 marzo: La “Comunità S. Egidio” vende Uova pasquali per sostenere le attività in favore dei poveri
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Nelle settimane prima e dopo Pasqua il parroco fa visita ad anziani e ammalati nelle case;
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