Parrocchie di Sambughè e Preganziol (tel. 0422633046)
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ANNUNCIO PARROCCHIALE
9 novembre 2025 Dedicazione della Basilica Lateranense
NEL SILENZIO HO INCONTRATO DIO (Jon Fosse)
In questi giorni, al Congresso Internazionale "Costellazioni educative - Un patto per il futuro" (tenutosi il 30 ottobre 2025 a Roma), è intervenuto anche Jon Fosse, premio Nobel per la Letteratura nel 2023. La sua conversione al cattolicesimo è nata dal silenzio. Dopo anni di successo, inquietudine e smarrimento, ha deciso di ritirarsi in una piccola casa affacciata sul mare della Norvegia. Aveva bisogno di pace, ma soprattutto di ritrovare un ordine interiore. Nel silenzio, ha scoperto che Dio non era lontano, ma già presente, in attesa. "Nel silenzio ho sentito che Dio era già lì. Non dovevo cercarlo, ma lasciarlo essere". La sua conversione non è stata uno spettacolo di parole o emozioni, ma una purificazione dal rumore. Il silenzio diventa così il luogo della conversione, non un vuoto da temere, ma uno spazio sacro in cui Dio finalmente può parlare.
Quando Gesù, come abbiamo sentito nel Vangelo, entra nel Tempio di Gerusalemme, vi trova confusione, rumore, contrattazioni. Quel luogo nato per l'incontro con Dio era diventato un mercato. E allora rovescia i tavoli, scaccia gli animali, libera lo spazio. Non si tratta di un gesto d'ira, ma di amore: "Mi divora lo zelo per la tua casa". Gesù non distrugge, riordina. Non toglie, ma restituisce il senso. Un senso che si ascolta solo nel silenzio. Dio, lì, non può parlare perché il rumore dei venditori copre la sua voce.
Come Jon Fosse ha dovuto allontanarsi dal chiasso del mondo per ascoltare Dio, così Gesù invita anche noi a lasciare che nel nostro tempio torni il silenzio. La conversione, allora, è permettere a Cristo di fare pulizia dentro di noi, di scacciare ciò che non appartiene al sacro, di liberare lo spazio dove Dio può abitare.
Gesù ci insegna che credere è ricevere una Presenza. E solo chi lascia spazio al dono e alla Presenza, ritrova la pace.
Oggi, il Signore entra anche nel tuo tempio. E cosa vi trova? Dovrà prendere la frusta anche nel tuo caso? Lui ti chiede: che cosa occupa il posto di Dio nel tuo cuore? Forse il rumore delle preoccupazioni, la fretta, il bisogno di essere visti, la paura di non bastare mai. Forse anche la tua fede è diventata commercio: "Ti prego, Signore, se mi aiuti farò questo e quello...", e ci mettiamo a mercanteggiare con Lui.
Gesù vuole scacciare tutto questo, non per toglierti qualcosa, ma per restituirti te stesso. Vuole farti riscoprire il silenzio che guarisce, come quello che Jon Fosse ha ritrovato sulle coste del Nord: un silenzio che non è vuoto, ma pieno di Presenza. Oggi lascia che Gesù entri nel tuo cuore
e rovesci i tavoli del rumore, dei compromessi, dell'indifferenza. Lascialo fare, anche se fa male: perché solo chi lascia Cristo "mettere a soqquadro" il proprio tempio potrà ritrovare il cammino.
Jon Fosse, dopo la sua conversione, ha detto: "La mia fede non è fatta di parole, ma di pace."
È questo il dono del silenzio: la pace che nasce quando Dio torna ad abitare il cuore. E allora, come lui, anche noi potremo dire: "Nel silenzio ho incontrato Dio". (p. Ezio Lorenzo Bono)
PREGHIERA A SAN MARTINO
Glorioso San Martino che, per la generosa carità che ti spinse a tagliare con la spada in due il tuo mantello per coprire un povero quasi nudo, meritasti di essere elogiato da Gesù: ottienimi la grazia di mettermi sempre a disposizione dei miei fratelli più bisognosi, per avere la benedizione e il soccorso di Dio nelle mie necessità. Amen.
GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO: Insegnami, Signore, a dire grazie
Grazie per il pane, il vento, la terra e l'acqua. Grazie per la musica e per il silenzio.
Grazie per il miracolo di ogni nuovo giorno. Grazie per i gesti e le parole di tenerezza.
Grazie per le risate e per i sorrisi. Grazie per tutto ciò che mi aiuta a vivere, nonostante le sofferenze e lo sconforto. Grazie a tutti quelli che amo e che mi amano.
E che questi mille ringraziamenti si trasformino in un'immensa azione di grazie quando mi rivolgo a te, fonte di ogni grazia e roccia della mia vita. Grazie per il tuo amore senza confini.
Grazie per il pane dell'Eucarestia. Grazie per la pace che viene da te.
Grazie per la libertà che tu ci dai. Con i miei fratelli io proclamo la tua lode per la nostra vita che è nelle tue mani e per le nostre anime che ti sono affidate.
Per i favori di cui tu ci inondi e che non sempre sappiamo riconoscere.
Dio buono e misericordioso, che il tuo nome sia benedetto, sempre. (Jean-Pierre Dubois-Dumée)