L'Avvento evoca la salvezza nella sua dimensione storica e sacramentale. Il Dio dell'Avvento è il Dio della storia, che è venuto a salvare l'uomo attraverso Gesù Cristo, rivelazione del volto del Padre.
Nell'Avvento appare con forza la dimensione escatologica del mistero cristiano. Dio ci salva, anche se questa salvezza si rivelerà solo alla fine dei tempi. La storia è il luogo in cui si realizzano le promesse di Dio e l’uomo è orientato verso il giorno del Signore. La Chiesa vive sulla terra la tensione tra il “già” della salvezza pienamente compiuta in Cristo e il “non ancora”, perché questa salvezza deve ancora realizzarsi in noi e deve manifestarsi alla fine dei tempi col ritorno glorioso del Signore come giudice e come salvatore.
L'Avvento ci ricorda anche l’impegno missionario della Chiesa e d’ogni cristiano perché venga il regno di Dio. La missione della Chiesa di annunciare il vangelo a tutte le genti si fonda sul mistero della venuta di Cristo, inviato dal Padre, e sulla venuta dello Spirito Santo, inviato dal Padre e dal Figlio.
Sintetizzando, possiamo dire così: le tre venute di Cristo sono gli assi portanti della teologia dell'Avvento, tre venute che si richiamano e spiegano a vicenda.
La prima venuta di Cristo nell'umiltà della nostra carne ci ricorda la sua ultima venuta alla fine dei tempi; quest’ultima venuta è quella tenuta presente nella prima parte dell'Avvento. La seconda parte dell'Avvento ci conduce verso la celebrazione del Natale, senza però dimenticare la seconda venuta. La prima ed ultima venuta del Signore sono attualizzate nella celebrazione liturgica che porta nel nostro oggi tanto il mistero della parusia come quello dell'incarnazione.
In questo modo l'Avvento si collega strettamente col mistero della manifestazione del Signore (Natale-Epifania) in una tematica teologica comune: la venuta del Signore per la nostra redenzione.
- Spiritualità dell'Avvento ed atteggiamenti
In questo tempo siamo richiamati a rinnovare la nostra fede e la nostra speranza in Gesù che ci porta la salvezza. È un'occasione per preparare la nostra vita in modo che il Signore possa ancora venire in noi, rinnovare il nostro cuore e trasformarci in uomini nuovi, desiderosi di fare il bene sullo stile di Gesù. L'Avvento non serve solo per preparare una venuta successa secoli fa, ma anche per aprirci costantemente alla presenza di Dio che viene a noi ogni giorno. Perché Gesù viene ogni giorno attraverso l'Eucaristia, i sacramenti, la comunità cristiana, etc. Viene nel cuore di ogni credente attraverso la preghiera, la lettura della Parola di Dio, quando vogliamo accostarci a lui. Viene attraverso i fratelli, negli avvenimenti della nostra vita, in quello che facciamo e viviamo, nei poveri, dove si riflette il suo volto...
Attraverso la liturgia della Chiesa in questo tempo Dio ci richiama a vivere determinati atteggiamenti del vangelo che sono essenziali per il cristiano: l'attesa vigile e gioiosa, la speranza, la conversione, la gioia, la preghiera e la pazienza.
Dobbiamo essere vigilanti, imparando ogni giorno ad amare a Dio e gli altri come Gesù, per poter, un giorno, vivere per sempre con lui.
- Pastorale dell'Avvento
L'Avvento coincide col lancio commerciale della campagna di Natale. Ogni anno sembra che gli spot pubblicitari anticipino sempre di più il Natale. Per questo, la pastorale dell'Avvento deve trasmettere i valori e gli atteggiamenti che meglio esprimono la visione escatologica e trascendente della vita. L'Avvento, col suo messaggio di speranza e di attesa nella venuta del Signore, deve spingerci a porci come alternativa di una società che ha perso la speranza.
La dimensione escatologica e trascendente della vita cristiana deve accrescere in noi lo sforzo di redimere la storia e di preparare il mondo all'arrivo del regno dei cieli. Cristo agisce nel cuore degli uomini non solo per risvegliare il desiderio di un mondo futuro, ma anche per ispirare, purificare ed irrobustire il nostro impegno perché la vita sulla terra sia più umana. Se la pastorale si lascia guidare ed illuminare da questa prospettiva, troverà nella liturgia dell'Avvento un mezzo ed un'opportunità per formare cristiani e comunità che sappiano essere l'anima del mondo.