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Oratorio Riduci
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Popolo in cammino Riduci
popolo in cammino
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Introduzione Riduci

L’enormità dell’edificio che è stato costruito davanti a noi e la complessità dell'opera che siamo chiamati a compiere (educare i giovani alla fede ed affiancare gli adulti nel loro cammino spirituale) ci ha spinto a riflettere sulla necessità di stendere un documento, che indichi un Progetto preciso entro cui operare, pur senza imbrigliare la fantasia dello Spirito e delle persone.
Le finalità che questo Progetto Educativo si propone consistono, innanzitutto,

 

  • nel chiarire le mete da raggiungere,
  • nell'unificare le diverse realtà operanti nella parrocchia
  • senza precludersi mai la possibilità di apporre eventuali verifiche e modifiche alla luce delle situazioni che si potranno venire a creare.

La stesura di questo Progetto Educativo dovrebbe portare ad una maggiore corresponsabilità tra le persone che vivono e fanno parte dell'Oratorio, fornendo un punto di riferimento anche nel caso in cui venissero a mancare le figure del parroco o di vari componenti laici.

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L'oratorio Riduci

L'Oratorio è uno "strumento educativo", un "luogo della missione": suo unico scopo è quello di educare nella fede e alla fede; altre finalità non gli sono proprie, a meno di una loro utilità in vista dell'obiettivo educativo.
In più l'Oratorio è "strumento della parrocchia", non è realtà a sé né opera con finalità, metodologie ed intendimenti diversi da quelli di tutta la comunità cristiana di Preganziol.
Come luogo educativo, l'Oratorio deve essere ambiente di crescita per tutti e caratterizzarsi come luogo di attenzioni, che si esprime proponendo cammini differenziati per la crescita umana e cristiana di ragazzi, giovani, adulti, anziani e per quella comunità e luogo d’aggregazione privilegiato che è la famiglia.


Ciò - da un lato - permetterà di aprire lo sguardo a chi ancora non "frequenta" e ci libererà dal rischio della chiusura (causata sia dalla mancanza di persone che dall'autoisolamento), richiamandoci ad un reale slancio missionario. Inoltre, l'attenzione alle diverse esigenze delle persone che vivono in Oratorio ci inviterà a curare la formazione dei più motivati, per garantire un futuro alla vita delle nostre comunità ed una reale valorizzazione dei laici nella formazione e nell'evangelizzazione.


Per quanto riguarda la missionarietà, è poi fondamentale capire che l'Oratorio è e deve essere luogo di cristiani per cristiani e non cristiani, ai quali comunque la comunità deve sempre rivolgere la propria attenzione evangelizzatrice.
Gli educatori devono riconoscere la propria vocazione come scaturente dall'appartenenza alla comunità cristiana di Preganziol: ciò si riassume in un ambiente, un clima, uno stile, in un insieme di atteggiamenti e rapporti consoni alla natura cristiana. Ma un ambiente è anche un luogo che deve essere accogliente, pulito, regolato, non sostitutivo di altre agenzie educative (non intende prendere il posto della famiglia o fare concorrenza a sale giochi o centri sportivi); richiede a chi vi entra, come minimo, la disponibilità a fare un cammino, non importa con quali ritmi o risultati; chiede anche la volontà di costruire assieme, e non soltanto di adoperare in maniera "anonima", impianti ed attrezzature.

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Materiale informativo Riduci
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Finalità Riduci

L’ Oratorio è l’ambiente tipico nel quale una comunità parrocchiale concretizza un metodo educativo per la crescita cristiana delle nuove generazioni.
Quindi, l’obiettivo specifico dell’Oratorio è l’accompagnamento di queste nuove generazioni all’incontro con Dio. Per favorire questa prospettiva specifica l’Oratorio adotta gli strumenti più idonei: liturgia, sacramenti, catechismo, formazione alla preghiera, iniziative di tipo sportivo ( tornei, feste, serate, GR.EST.…), culturale (musica, spettacoli…), per lo sviluppo cristiano armonico del bambino, ragazzo, adolescente, giovane, fidanzato, adulto, anziano e per le coppie.
Il nostro Oratorio, quindi, deve essere e deve presentarsi come soggetto credibile di evangelizzazione.
A tale scopo risulta necessario che ogni singola persona che abita l'Oratorio esprima lo sforzo di una coerenza di vita che caratterizzi la propria quotidianità ed i propri rapporti personali.
Per realizzare questa credibilità del soggetto-Oratorio è inoltre fondamentale mettere i soggetti-cristiani nelle condizioni di prendere coscienza di quanto sono chiamati ad assumersi: è per questo che assume particolare importanza la formazione degli educatori.
Presentandosi dunque come soggetto credibile (o avendo tra le fila degli educatori almeno alcune figure che dimostrano la loro assidua ricerca della coerenza di vita sopra auspicata), l'Oratorio ha il compito di educare ed iniziare i più giovani ad incontrare il Signore Gesù nell'esperienza ecclesiale: ciò proprio in virtù dell'aspetto missionario che l'Oratorio deve assumere e per la sua stessa natura di luogo di cristiani per cristiani e non cristiani.
In questa ottica, che vede l'Oratorio come luogo di crescita, è importante anche che l'Oratorio si incarichi di facilitare ed accompagnare l'entrata dei giovani nella comunità adulta; in questo senso l'Oratorio deve anche avere la capacità di formare persone che sappiano "partire", per camminare da sole e testimoniare anche in altri ambiti, senza la protezione dell'ambiente oratoriale, la vita cristiana che hanno sperimentato.
Di più: l'Oratorio sia per i giovani trampolino di lancio della vita ecclesiale e sociale nel suo insieme e non diventi solo dimora calda e accogliente ove rimanere.

Scopo dell'Oratorio è quello di introdurre alla pienezza della vita cristiana: quello che l'Oratorio propone è un modo di vivere, non una bella teoria.


L'Oratorio inizia ad un'esperienza concreta: per questo occorre pensare l'Oratorio come un luogo vitale, ove cioè le persone vivono. Sarebbe oltremodo dannoso rinchiudere l'Oratorio in uno schema fisso, in una serie di tappe da superare; una progressiva istituzionalizzazione dell'Oratorio, poi, costituirebbe il colpo di grazia per tutto quanto detto finora.  


Le finalità di un Oratorio sono da pensare tenendo ben presente che la vita di ogni persona si svolge in gran parte al di fuori dell'Oratorio, a contatto con una serie di realtà dagli ideali purtroppo assai differenti da quelli cristiani.
Per questo l'educazione alla fede data nell'Oratorio di Preganziol deve essere:

  • globale, cioè deve comprendere tutte le dimensioni della persona;
  • armonica;
  • graduale, perché l'educazione è un cammino che ha una sua gradualità, una progressione e dei salti di qualità.

 

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Costruire insieme Riduci
darsi da fare
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Metodo Riduci

Il metodo principe da diffondere mediante le strutture dell’Oratorio è quello dell’animazione.
Il metodo dell'animazione ha quali suoi pilastri fondamentali: l’accoglienza incondizionata della situazione, delle esperienze e delle domande dei ragazzi, degli adulti, degli anziani, dei giovani e delle famiglie; la relazione educativa interpretata in chiave di comunicazione esistenziale; il gruppo come luogo privilegiato dell’esperienza educativa; l’uso originale di alcune tecniche e strumenti formativi.
L’attuazione del metodo dell’ “animazione” richiede, però, delle figure educative di alto profilo, profondamente libere nei confronti del successo dell’azione educativa e nei confronti delle metodologie concrete adottate.
La formazione degli educatori, come già detto, risulta quindi essere priorità imprescindibile dell’Oratorio.

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Gruppi Riduci
gruppi
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Soggetti Riduci

Il soggetto che anima e conduce l'esperienza dell'Oratorio è la comunità cristiana intera.
All'interno della comunità cristiana, ci sono però alcuni adulti che si interessano in maniera specifica dell'educazione dei più piccoli. In modo particolare, i catechisti, gli educatori dei ragazzi e dei giovani, gli animatori più giovani, alcuni adulti responsabili di luoghi ed iniziative particolari.
Sebbene tutte le riflessioni riconoscano alla FAMIGLIA il ruolo centrale dell'educazione alla fede e nella fede dei ragazzi, in realtà ciò non avviene sempre in maniera adeguata.
Tale situazione impone all'Oratorio di farsi carico, il più possibile di concerto con tutta la comunità adulta, dell'annuncio missionario rivolto ai genitori: le pur comunque generalizzate prassi del battesimo e del catechismo per la Cresima e la Prima Comunione sono occasioni grandi per annunciare il Vangelo agli adulti.
La complessità dei soggetti agenti, la molteplicità delle iniziative intraprese, la progressiva riduzione numerica del clero e, soprattutto, la presa di coscienza che il compito dell'evangelizzazione non è riservato al clero e ai religiosi, ma a tutto il popolo di Dio, impone che tutti i soggetti operanti in Oratorio lavorino INSIEME e CORRESPONSABILMENTE.


Corresponsabilità è stare in Oratorio con uno stile cristiano e responsabile (pulizia, ordine, interventi di piccola disciplina); è assicurare una presenza adulta ove sono i bambini (saletta, campo da calcio); è essere punto disponibile all'accoglienza semplice e discreta.
Corresponsabilità allora vuol dire sentire l'ambiente dell'Oratorio come proprio e allo stesso tempo di tutti, preoccupandosi di fare le cose insieme in modo da renderle più belle e meno faticose.
Infine, si deve operare affinché l'impostazione e la progettazione pastorale venga sempre più compiuta in forma collegiale, curando il costante collegamento fra Consiglio dell'Oratorio e Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Occorre che tutti coloro che si avvicinano all’ambiente oratoriale abbiano ben chiaro che chi aiuta non lo fa a titolo personale e per un proprio riconoscimento, ma per amore di Dio, che si riflette nell’amore verso il prossimo e verso la propria comunità in particolare.

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Destinatari Riduci

Destinatari dell'opera educativa dell'Oratorio sono non solo i ragazzi , i giovani credenti e le famiglie appartenenti alla comunità cristiana, ma anche gli adulti e gli anziani che desiderano approfondire o iniziare un’esperienza di fede più profonda.
Destinatari del vangelo testimoniato dai cristiani in Oratorio è però innegabile che siano, in particolare, le famiglie, i ragazzi e i giovani presenti nel territorio della parrocchia.
Tuttavia, la proposta è aperta a tutti: l’Oratorio non ha porte sbarrate, purchè si accetti e si rispetti il regolamento dell’Oratorio; anche se non può mai venir meno alla sua specificità e alla sua finalità che è, lo ripetiamo, quella di far crescere persone cristiane.
Nell’Oratorio, pertanto, la presenza del genitore, dell’adulto e dell’anziano è fondamentale non solo per essere garanti, ma soprattutto per i grandi valori della testimonianza e del servizio che il mondo adulto deve saper offrire.
Nell’ottica dell’instaurazione e dello sviluppo delle collaborazioni pastorali, destinatarie dell’Oratorio saranno anche le altre comunità, in specie quelle limitrofe.
Inoltre, non va dimenticato che l’Oratorio si inserisce nell’ambiente socio – culturale del territorio di Preganziol, rispetto al quale non vuole essere un antagonista quanto ad eventi ed iniziative, ma un prezioso strumento di sviluppo, approfondimento e collaborazione con tutte le realtà già presenti, con le quali deve rimanere sempre aperto e pronto al dialogo ed all’accoglienza.

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